La PEC va in pensione arriva la REM: conosciamola insieme

La PEC va in pensione arriva la REM: conosciamola insieme

Nel panorama delle comunicazioni elettroniche un’importante evoluzione è in arrivo: la Posta Elettronica Certificata (PEC), che ha a lungo rappresentato uno strumento cruciale per l’invio di documenti legalmente validi via E-mail, sarà presto sostituita dalla Ricevuta Elettronica Multicanale (REM), nota anche come “PEC europea”, in linea con i requisiti previsti dal Regolamento (UE) n. 910/2014 “eIDAS” (electronic IDentification Authentication and Signature) in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari.

Vediamo insieme le principali differenze tra queste due tecnologie e perché la REM sta rapidamente guadagnando terreno come alternativa avanzata.

La PEC

La PEC, acronimo di Posta Elettronica Certificata, ha rivestito un ruolo cruciale nell’invio di documenti legali e comunicazioni ufficiali attraverso la posta elettronica ormai da 18 anni con oltre 14 milioni di caselle attivate. La sua caratteristica distintiva è la capacità di fornire una prova sia dell’invio che della ricezione di una comunicazione. In altre parole, quando si utilizza la PEC, è possibile dimostrare in modo inequivocabile che il messaggio è stato inviato e consegnato al destinatario.

La REM

La REM, invece, rappresenta una PEC certificata con un grande vantaggio: è estesa a tutto il territorio europeo. Mentre la PEC ha una portata nazionale, la REM offre la certezza dell’invio e della ricezione non solo in Italia, ma anche in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Questo aspetto conferisce un valore legale alle comunicazioni elettroniche che supera i confini nazionali e rende la REM una forma di corrispondenza elettronica certificata accettata in tutta l’Unione Europea. La REM (come la PEC) certificherà: l’ora e la data di invio e di ricezione del messaggio e l’integrità del contenuto.

La transizione dalla PEC alla REM

Secondo la normativa europea, il passaggio dalla PEC alla REM è diventato necessario, poiché la PEC non è in linea con gli standard comunitari stabiliti dalla normativa di riferimento. La REM, nata in Europa, mira a standardizzare questa forma di comunicazione in tutti i Paesi membri dell’Unione.

Un aspetto importante della REM è il suo obiettivo di definire un modello di interoperabilità per la PEC. Questo significa che, con la REM, sarà possibile certificare una E-mail inviata da qualsiasi sede europea, che si tratti di aziende, professionisti o enti pubblici. Sebbene possa sembrare simile alla PEC, la REM si estende oltre i confini nazionali.

Inoltre, la REM dovrebbe garantire una maggiore sicurezza rispetto agli attacchi informatici e alle violazioni dei dati, fornendo un ulteriore strato di protezione. Questa maggiore sicurezza è resa possibile grazie al protocollo previsto per l’attivazione della REM, che richiede la registrazione dell’utente presso un REM Service Provider per certificare l’identità del mittente e del destinatario.

Come adeguarsi

Si prevede che la transizione dalla PEC alla REM avverrà nei primi mesi del 2024 (soggetto a conferma da parte del governo italiano). Questo significa che coloro che sono attualmente obbligati ad avere una PEC dovranno effettuare la transizione verso la REM entro la fine dell’anno.

ArcoLink ha già avviato le attività necessarie per rendere conformi i propri sistemi e servizi agli standard europei. Quindi, questa transizione sarà automatica per tutti i clienti ArcoLink.

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